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Traccia di diritto amministrativo concorso Magistratura 2023 – Esempio svolto

Ecco uno schema di svolgimento della traccia di amministrativo estratta al Concorso Magistratura 2023

Traccia estratta di diritto amministrativo del 19 maggio 2023: Illustri il candidato la disciplina dei servizi di interesse economico generale e la compatibilità con il regime degli aiuti di Stato

Schema Traccia di diritto amministrativo Magistratura 2023

(Lo schema che segue costituisce una delle possibili modalità di svolgimento)

1.            Nozione di servizio pubblico

    a.            tesi oggettiva

    b.            tesi soggettiva,

    c.            tesi eclettica

    d.            fondamenti costituzionali ed europei

    e.            distinzione tra servizio di interesse generale e servizio di interesse economico generale: art. 2, comma 1, D. Lgs. 19 agosto 2016, n. 175 (T.U. in materia di società partecipate), lett. h e i

2.            Possibilità per lo stato nazionale di apportare deroghe ragionevoli e proporzionate ai vincoli europei in tema di tutela delle libertà economiche e della concorrenza nei SIEG:

    a.            Privative

    b.            diritti esclusivi

    c.            vincoli pubblicistici per il servizio universale,

    d.            golden power,

    e.            regime pubblicistico

3.            Analisi del d.lgs 201/2022, analisi delle modalità di gestione.

    a.            Analisi dell’art. 11 che menziona la possibilità di istituire sieg locali non necessari, previ vantaggi economici che devono essere coerenti con la normativa degli aiuti di stato.

4.            Cosa si intende per aiuti di stato

    a.            Art. 107 tfue, analisi anche 108 tfue

    b.            distinzione tra aiuti legittimi e incompatibili

5.            Quali rimedi ove tali vantaggi ex art. 11 non siano compatibili?

    a.            La Commissione chiede il recupero, la controversia spetta al ga esclusivo 133 lettera z cpa

    b.            se nel frattempo si è formato il giudicato, secondo la sentenza Lucchini (CGUE 18 Luglio 2007, C119/05): Il diritto comunitario osta all’applicazione di una disposizione del diritto nazionale, come l’art, 2909 del codice civile italiano, volta a sancire il principio dell’autorità di cosa giudicata, nei limiti in cui l’applicazione di tale disposizione impedisce il recupero di un aiuto di Stato erogato in contrasto con il diritto comunitario e la cui incompatibilità con il mercato comune è stata dichiarata con decisione della Commissione delle Comunità europee divenuta definitiva.

6.            Legittimo affidamento (non invocabile). La Corte di giustizia ha sostenuto che se lo Stato eroga un sostegno economico senza la relativa autorizzazione a un’impresa nazionale ai danni di altre imprese nel mercato europeo allora l’annullamento è doveroso senza bisogno di comparazione e del rispetto di tempi ragionevoli, in quanto mentre nell’annullamento e nella revoca d’ufficio il rapporto è duale e bilaterale tra P.A. e privato, al contrario negli aiuti di Stato il rapporto è triangolare (lo Stato, l’impresa nazionale che ottiene illecitamente il vantaggio e tutte le imprese del settore che subiscono concorrenza sleale). Considerato infatti che il valore della concorrenza ex art. 101 del Trattato UE è un valore primario e fondamentale della Comunità, si deve ritenere che il provvedimento che concede un aiuto di Stato è un provvedimento che lede gravemente l’interesse concorrenziale e quindi un interesse essenziale in ambito europeo e come tale va rimosso doverosamente, non residuando spazio alcuno per l’affidamento che di per sé e per definizione non potrà mai essere in tal caso legittimo.

7.            Richiesta risarcitoria da parte del soggetto leso dall’altrui aiuto illecito, ammissibile e competenza GO

8.            Parametri di compatibilità delle compensazioni di servizio pubblico con il divieto di aiuti di stato. Il problema ha visto soluzioni diversificate, tra cui quella convincente che esclude la configurazione di aiuti se la misura non eccede quanto necessario per adempiere agli obblighi del servizio pubblico ex art. 106 TFUE. In tal senso Corte Giust., 24 luglio 2003, Altmark, che ha accolto il criterio della contropartita o dell’aliud pro alio, che esclude l’aiuto se le misure economiche sono davvero una contropartita degli obblighi di servizio, a patto che questi ultimi siano definiti in modo chiaro e siano fissate in modo trasparente le compensazioni in parola.

Gli argomenti della traccia estratta sono ampiamente trattati nei seguenti libri

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