Il Ministro Carlo Nordio ribadisce la sua road map sulla riforma della giustizia pianificata con le forze di maggioranza, confermando il cronoprogramma concordato con Palazzo Chigi. All’Istituto “Don Milani” di Caivano (Napoli), in occasione della Giornata della Giustizia organizzata dal liceo Braucci del comune, il Ministro ha dichiarato che entro la primavera sarà presentato il progetto di riforma costituzionale sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri (titolo IV della Costituzione). Sul punto il Senatore del PD Walter Verini ha sollecitato il Guardasigilli a riferire immediatamente su quanto occorra fare per “tutelare l’indipendenza della magistratura e la separazione dei poteri”.
Il progetto di riforma costituzionale avvicinerebbe molto l’Italia al modello britannico con la figura del pubblico ministero indipendente, una sorta di avvocato dell’accusa. La pioggia di critiche da parte di opposizione e magistratura non sembra intimorire il Ministro che tiene a sottolineare che nella sua vita professionale non ha mai distinto tra toghe rosse o bianche. Ha aggiunto che per lui hanno sempre contato le persone e che non ha mai chiesto ai colleghi la relativa corrente di appartenenza. Quello che conta -ha sottolineato- è sapere se un “magistrato sia indipendente nel giudizio”. Ha tenuto infine a precisare che ha sempre avuto amici in tutte le correnti della magistratura e che spesso si è sentito a disagio con colleghi che militavano in correnti vicine alla sua idea liberale.
Anche altri esponenti di Governo hanno dato forza nelle ultime ore alle parole del Guardasigilli. Su tutti il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ha tranquillizzato le forze di maggioranza sulla volontà del Governo di andare avanti sulle riforme della giustizia che rappresentano, insieme a quelle sul premierato e l’autonomia, una priorità. Le riforme della Costituzione e quella per la semplificazione normativa sono fondamentali, secondo il Ministro Tajani, per rendere il Paese più moderno e più competitivo.
Secondo alcuni il progetto sulla separazione delle carriere metterà invece fortemente in discussione il modello italiano di pubblico ministero indipendente, proprio mentre a livello europeo si rafforzano i principi per garantire l’indipendenza e l’autonomia effettiva del pubblico ministero in tutti i sistemi giudiziari (per approfondimenti Manuale di Diritto Costituzionale Europeo, Dike Giuridica).
Come per le riforme in progetto per contrastare la lunghezza dei processi anche sul fronte della separazione delle carriere, occorrerà monitorare il dibattito dei prossimi mesi che, ne siamo certi, sarà molto acceso.