Cassa Forense: natura giuridica
La Cassa di previdenza e assistenza forense è un ente di diritto privato responsabile della gestione del sistema previdenziale per gli avvocati. E’ una fondazione con autonomia gestionale, organizzativa e contabile, soggetta però al controllo dei Ministeri dell’Economia, del Lavoro, della Giustizia e della Corte dei Conti, a causa del significativo interesse pubblico che riveste. Fondata nel 1933 quale ente di diritto pubblico, è stata successivamente privatizzata nel 1994. Moltissimi, nel corso degli anni, gli interventi normativi che ne hanno modificato la disciplina.
Tutte le attività della Cassa forense
Come già evidenziato, la Cassa Forense fornisce agli iscritti un sistema di previdenza, assistenza e gestisce la previdenza integrativa e complementare (sul tema ). Oltre a queste attività, la Cassa ha il potere di svolgere e promuovere iniziative al fine di raggiungere i propri obiettivi istituzionali, come ad esempio la partecipazione a società, enti, fondazioni, associazioni nazionali e internazionali. In particolare, la Cassa Forense può attuare o prendere parte a iniziative che riguardano lo sviluppo, il consolidamento e la qualificazione professionale e culturale, nonché la sicurezza degli avvocati. Inoltre, può promuovere iniziative culturali volte al miglioramento delle competenze dei Delegati in materia di previdenza, assistenza e gestione del patrimonio dell’Ente. La Cassa Forense si occupa anche dell’assistenza, come stabilito dal Regolamento per l’assistenza (entrato in vigore il 1° gennaio 2016). Questo provvedimento mira a fornire supporto al reddito, alla professione e alla salute, al fine di tutelare le categorie più vulnerabili, comprese le nuove generazioni di professionisti, nonché le loro famiglie. Tra le diverse attività, la Cassa Forense offre agli iscritti agevolazioni e vantaggi, come la convenzione per la stipula di polizze professionali e sanitarie, insieme ad altre convenzioni utili per lo svolgimento della professione.
I principi che regolano la Cassa forense
Questi i principi che regolano l’attività della Cassa Forense: l’obbligatorietà dell’iscrizione per gli avvocati esercenti l’attività forense, il principio solidaristico, l’autonomia dell’organizzazione previdenziale, la proporzionalità della contribuzione, la garanzia di forme di previdenza integrativa e complementare. La Cassa Forense, come fondazione di diritto privato, ha un proprio Statuto e adotta dei Regolamenti.
Gli organi della Cassa: Consiglio direttivo, Presidente, Direttore Generale, Assemblea
La Cassa Forense è dotata di organi che contribuiscono alla sua gestione e funzionamento. Gli organi principali sono i seguenti:
Consiglio Direttivo: Il Consiglio Direttivo è il principale organo di governo della Cassa. È composto da membri eletti tra gli iscritti e presieduto dal Presidente della Cassa. Il Consiglio Direttivo si occupa di definire le linee guida e le politiche generali dell’ente, prendere decisioni strategiche e supervisionare le attività della Cassa.
Presidente: Il Presidente è il rappresentante legale della Cassa. È responsabile della gestione quotidiana dell’ente, della rappresentanza istituzionale e del coordinamento degli altri organi. Il Presidente viene eletto tra i membri del Consiglio Direttivo.
Direttore Generale: Il Direttore Generale è il massimo dirigente dell’ente. Ha il compito di gestire l’organizzazione interna, coordinare le attività operative e garantire l’attuazione delle decisioni prese dal Consiglio Direttivo. Il Direttore Generale svolge un ruolo chiave nell’implementazione delle politiche e delle direttive della Cassa.
Assemblea: L’Assemblea è composta da tutti gli iscritti alla Cassa Forense. Si riunisce periodicamente per discutere e prendere decisioni su questioni di rilevanza per l’ente, come l’approvazione del bilancio e delle politiche previdenziali. L’Assemblea rappresenta una forma di partecipazione democratica degli iscritti alla gestione della Cassa.
Oltre a questi organi principali, la Cassa Forense può prevedere la presenza di altri organismi consultivi o di supporto, come comitati tecnici o commissioni specializzate, per affrontare specifiche tematiche o fornire pareri e consulenze in settori specifici.
Come si finanzia la Cassa forense
E’ finanziata attraverso i contributi versati dagli iscritti, sia a titolo integrativo che soggettivo. Tali contributi non hanno natura tributaria, ma rappresentano un impegno finanziario diretto a sostenere esclusivamente le spese del regime previdenziale dei lavoratori, il che è giustificato dalla finalità stessa. Svolge la funzione di tutelare la previdenza lavorativa, come previsto dall’articolo 38 della Costituzione e, infatti, l’attività dei liberi professionisti, come gli avvocati, rientra nell’ambito di applicazione di questa disposizione costituzionale (si consiglia sul tema il Compendio di Diritto costituzionale, Dike Giuridica, 2023).