Esame avvocato 2024: Il decreto “Milleproroghe” ha confermato le modalità della scorsa sessione
Un emendamento (“Esame di Stato”) al decreto “Milleproroghe” (approvato nelle Commissioni Affari costituzionali/interni e Bilancio riunite), ha confermato anche per la sessione 2024 dell’esame di avvocato le modalità già previste per la sessione 2023.
L’Associazione Italiana Giovani Avvocati ha in proposito pubblicato un comunicato stampa il 14 febbraio 2024 a mezzo del quale, il Presidente dell’AIGA, Carlo Foglieni, ha precisato:
“La conferma delle prove previste per la precedente sessione contribuirà a fornire continuità e maggiore sicurezza al percorso di formazione obbligatoria intrapreso dai giovani praticanti avvocati, garantendo univocità di trattamento fra i canditati delle varie sessioni. Rappresenta, inoltre, importante punto di partenza nel processo di avvicinamento alla riforma dell’esame di abilitazione, come prospettata dalla nostra Associazione all’ultimo Congresso Nazionale Forense”. Un altro emendamento approvato (“Cassazionisti”) proroga invece di un ulteriore anno il regime transitorio per l’iscrizione nell’albo speciale per il patrocinio avanti alle giurisdizioni superiori: in questo modo si consente di ottenere il titolo di “Cassazionista” a chi maturerà il requisito dei 12 anni di iscrizione entro il 2 febbraio 2025. Il Presidente Foglieni afferma che l’approvazione della proroga consentirà a molti colleghi di “completare il proprio percorso professionale, frutto di sacrifici e passione”.
Lo stesso Presidente, a nome dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, ringrazia tutte le forze politiche per la disponibilità, trasversale, all’ascolto e al dialogo dimostrando ancora una volta interesse e grande attenzione alle specifiche esigenze della giovane avvocatura.
Anche il CNF si dichiara soddisfatto: “le proroghe disposte consentono di garantire la continuità del sistema di accesso alla professione forense, posticipando così l’entrata in vigore delle nuove modalità”»” in modo da “tutelare le aspettative di coloro che si stanno preparando all’esame di Stato”. Sempre il Consiglio Nazionale Forense ritiene che “gli emendamenti approvati rappresentino un passo importante verso la riforma organica della professione, auspicando che il Parlamento possa avviare al più presto un confronto costruttivo con le rappresentanze forensi per definire un nuovo assetto ordinamentale in grado di rispondere alle esigenze degli avvocati e degli aspiranti tali”,