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Concorso straordinario in magistratura “semplificato”: l’ipotesi discutibile di reclutare 700 magistrati con una sola prova scritta

Concorso straordinario in magistratura

Il Governo vuole aumentare il numero dei magistrati con un concorso straordinario in magistratura “semplificato” da 700 posti, da riservare integralmente agli attuali magistrati onorari (anche con soltanto 6 mesi di esperienza). Pare che tale previsione sia inserita nella bozza del nuovo decreto sul PNRR che arriverà a breve in Consiglio dei ministri. Ai magistrati onorari, che, ricordiamo, non sono entrati in magistratura con concorso, sono attualmente affidati processi civili e penali che hanno a oggetto controversie meno importanti.

A differenza del concorso che recluta i magistrati ordinari (uno dei più ostici nel panorama concorsuale italiano) che prevede ben 3 prove scritte (nella materie del diritto civile, penale, amministrativo), questa tipologia semplificata prevedrebbe una sola prova scritta. Non solo. Il concorso semplificato non avrebbe poi alcuna prova orale, a differenza del concorso tradizionale che, dopo il superamento delle 3 prove scritte, prevede una prova orale su ben 12 materie: diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano; procedura civile; diritto penale; procedura penale; diritto amministrativo, costituzionale e tributario; diritto commerciale e fallimentare; diritto del lavoro e della previdenza sociale; diritto comunitario; diritto internazionale pubblico e privato; elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario; colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Secondo quanto trapelato, superata l’unica prova scritta, i vincitori di concorso sarebbero esentati anche dal tirocinio iniziale di 18 mesi (che invece tutti i magistrati reclutati con il concorso tradizionale devono obbligatoriamente effettuare) e andrebbero immediatamente a occupare gli uffici giudiziari più in sofferenza.

La scelta di un concorso straordinario in magistratura “semplificato” non pare oculata, anzi sembra alquanto pericolosa. Possibile che il raggiungimento degli obiettivi del PNRR in tema di giustizia debba necessariamente passare dal rischio concreto di reclutare magistrati impreparati ? Possibile che non si riesca a trovare una soluzione alternativa al “concorsetto”, come molti già definiscono questa ipotesi di prova concorsuale?

* (tutti i consigli editoriali per prepararsi al Concorso in magistratura al seguente link)