Negli ultimi anni reiterati e pressanti sono stati i moniti provenienti da istituzioni europee e Corte costituzionale affinché anche il nostro Paese si dotasse di un meccanismo idoneo a garantire l’esecuzione delle pronunce del Giudice di Strasburgo, “superando” il giudicato interno reputato unfair. Il presente studio si propone di analizzare la delineata evoluzione, soffermandosi in particolare sull’attuale assetto della tutela convenzionale dei diritti umani – sensibilmente mutato dall’epoca della sottoscrizione della Convenzione di Roma, avvenuta più di sessant’anni fa – e sui vari rimedi pretori escogitati non senza forzature nella prassi per sopperire alla citata lacuna legis: “neutralizzazione” degli effetti della sentenza iniqua, “rimaneggiamento” del contenuto della stessa, reintegra mediante rinnovati poteri di gravame.
Completa l’analisi la riflessione sugli interventi della Corte costituzionale, culminati nella citata pronuncia additiva del 2011 che ha coniato l’inedito istituto della “revisione europea”, e sulle conseguenze “sistemiche” che ne sono derivate in termini di assetto delle fonti del diritto, connotati del sindacato della Corte di legittimità e “precarizzazione” di talune concezioni dogmatiche fondamentali.
Sold out
Sentenze della Corte e.d.u. e Revisione del Processo Penale
I. Dall’autarchia giudiziaria al rimedio straordinario
28,00 €
Esaurito
Dimensioni | 16 × 24 cm |
---|---|
Anno di Edizione |
2013 |
Autore | |
Codice ISBN |
9788858201572 |
Formato |
16 x 24 cm |
Pagine |
193 |
Dimensioni | 16 × 24 cm |
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Anno di Edizione |
2013 |
Autore | |
Codice ISBN |
9788858201572 |
Formato |
16 x 24 cm |
Pagine |
193 |