Compendio di Diritto Processuale Penale 2023: Il D.Lgs. 10 ottobre 2022, n. 150, nel dare attuazione alle deleghe contenute nella L. 27 settembre 2021, n. 134 (c.d. riforma Cartabia), ha operato la più vasta e sistematica riforma del processo penale (oltre a significativi interventi sul codice penale) dall’entrata in vigore, nel 1989, del “nuovo” codice di rito. La vastità della novella si coglie non soltanto nel numero di articoli modificati, abrogati o introdotti (oltre duecento), ma anche, e soprattutto, nello spirito delle innovazioni (si pensi, solo per fare degli esempi, alla digitalizzazione del procedimento, al nuovo giudizio in assenza, al controllo sulle iscrizioni nel registro degli indagati e ai rimedi contro l’inerzia del pubblico ministero, alla nuova regola di accesso al dibattimento non più informata al favor actionis, alla sostituzione delle pene principali, affidata al giudice del merito con un innovativo sistema bifasico e all’introduzione della giustizia riparativa). L’intento che anima l’ambizioso progetto è quello di imprimere efficienza ad una giustizia penale ormai cronicamente incapace di dare adeguate risposte ai protagonisti del processo e alla collettività in tempi ragionevoli.
L’ampiezza e la capillarità degli interventi normativi ha reso necessaria una sostanziale riscrittura del volume, la cui lunghezza è lievitata, sia pure in modo contenuto, anche per dare spazio a raffronti con la vecchia disciplina che consentano al lettore di cogliere ratio, scopo e funzionamento di ciascuna modifica.
Il testo dà conto anche dell’articolata disciplina transitoria che regola l’entrata in vigore novella, come modificata dal D.L. 31 ottobre 2022, n. 162 (c.d. decreto Nordio), convertito con modificazioni dalla L. 30 dicembre 2022, n. 199.
Oltre alla rivoluzione copernicana attuata dalla riforma Catabia, nell’ultimo anno non sono mancati interventi giurisprudenziali che hanno inciso in modo significativo sulla disciplina del processo penale. Fra questi, meritano una segnalazione le seguenti pronunce della Corte costituzionale: la sent. 10 novembre 2022, n. 243, con la quale la Consulta si è pronunciata sui rapporti fra termine a difesa e accesso ai riti premiali nel giudizio direttissimo; la sent. 23 giugno 2022, n. 174, con la quale la Consulta si è pronunciata sulla possibilità di concedere una seconda volta la sospensione del procedimento con messa alla prova; la sent. 16 giugno 2022, n. 149, con la quale la Consulta si è pronunciata sulla legittimità dell’art. 649 c.p., con specifico riferimento al doppio binario sanzionatorio previsto dalla disciplina sul diritto d’autore; la sent. 25 maggio 2022, n. 173, con la quale la Consulta si è pronunciata sulla legittimità dell’art. 538 c.p.p. con specifico riferimento ai rapporti fra sentenza di proscioglimento per la particolare tenuità del fatto e decisione sulla domanda per le restituzioni e il risarcimento del danno proposta dalla parte civile, la sent. 5 maggio 2022, n. 111, con la quale la Consulta si è pronunciata sull’interesse a impugnare la sentenza di appello che, in fase predibattimentale e senza alcuna forma di contraddittorio, abbia dichiarato non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato.
Volgendo uno sguardo alla giustizia ordinaria, deve segnalarsi, fra le altre, la sent. 27 ottobre 2022 con la quale le Sezioni unite della Corte di Cassazione si sono pronunciate sulla legittimazione del procuratore generale ad impugnare, con ricorso per cassazione, l’ordinanza che ammette l’imputato alla messa alla prova.
Presentazione della collana
Il compendio di Diritto Processuale Penale è uno strumento operativo indispensabile per coloro che si preparano all’esame di avvocato, per gli studenti universitari, per i candidati ai concorsi pubblici.
I testi della collana Compendi e quindi anche il Compendio di Diritto Processuale Penale 2023:
• offrono un’esposizione sistematica, in forma chiara e sintetica, di tutti gli istituti
• presentano una trattazione completa, attenta a tutti gli argomenti sensibili per le prove d’esame
• permettono una rapida memorizzazione attraverso mirate tecniche di paragrafazione e l’evidenziazione in grassetto dei concetti-chiave
• propongono un percorso lineare, completo e approfondito
• analizzano la materia in modo semplice ed esaustivo
• sono sempre aggiornati all’ultimo dato normativo
• espongono i principali orientamenti di dottrina e giurisprudenza
• sono dotati di un utilissimo indice analitico che consente una rapida individuazione delle tematiche di studio
Tutti i Compendi aggiornati Dike
Introduzione
- Il diritto penale sostanziale ed il diritto penale processuale
- Il modello inquisitorio ed il modello accusatorio
2.1 Il modello inquisitorio
2.2 Il modello accusatorio
2.3 I sistemi reali. Il processo penale nella storia
- Il codice vigente
- C’è Cassazione!
CAPITOLO 1
I soggetti
- I soggetti e le parti processuali
- Le nozioni di giudice e di giurisdizione penale
- La figura del giudice nella Costituzione
- I giudici ordinari e i giudici speciali. Il difetto di giurisdizione
- La competenza
5.1 La competenza per materia
5.2 La competenza per territorio
5.3 La competenza per connessione. La riunione e la separazione dei processi
5.4 La competenza funzionale
5.5 La declaratoria di incompetenza
- I conflitti di giurisdizione e di competenza
- L’inosservanza dei criteri di attribuzione al tribunale in composizione collegiale e monocratica
- La capacità del giudice
- Le incompatibilità
9.1 L’astensione
9.2 La ricusazione
9.3 La rimessione del processo
- Le questioni pregiudiziali
- Il pubblico ministero. Il principio costituzionale della obbligatorietà dell’azione penale
- Gli uffici del pubblico ministero
12.1 I contrasti tra gli uffici del pubblico ministero
12.2 L’organizzazione interna
12.3 I rapporti tra gli uffici del pubblico ministero
- La polizia giudiziaria
13.1 La dipendenza burocratica dal potere esecutivo e la dipendenza funzionale dall’autorità giudiziaria
13.2 Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria
- L’imputato
14.1 I presupposti per l’assunzione della qualità di imputato
14.1.1 L’identificazione
14.1.2 La capacità processuale dell’imputato
14.2 Il diritto di difesa dell’imputato e della persona sottoposta alle indagini
- La persona offesa dal reato
- Gli enti e le associazioni rappresentative di interessi lesi dal reato
- La parte civile
- Il responsabile civile e il soggetto civilmente obbligato per la pena pecuniaria
- Il difensore
19.1 Il difensore dell’imputato
19.1.1 La nomina del difensore. Difensore di fiducia e difensore d’ufficio
19.1.2 L’incompatibilità del difensore
- Il difensore della persona offesa e delle altre parti private
- Il patrocinio a spese dello Stato
- Il rifiuto, la rinuncia o la revoca del difensore
- L’abbandono o il rifiuto della difesa
- Le garanzie di libertà del difensore
CAPITOLO 2
Gli atti
- Premessa
- La lingua degli atti e la traduzione
- Le disposizioni generali: i requisiti dell’atto
- La surrogazione, la ricostituzione e la rinnovazione
- Le peculiari modalità di esercizio dei diritti
- Le forme dei provvedimenti
- Il procedimento in camera di consiglio
- L’immediata declaratoria di cause di non punibilità
- Accesso a programmi di giustizia riparativa
- La correzione dell’errore materiale
- I poteri coercitivi del giudice
- Partecipazione a distanza
- Il regime di pubblicazione degli atti
- La circolazione di atti e di informazioni
- La documentazione degli atti
- Le notificazioni: generalità
16.1 Gli organi e le forme delle notificazioni
16.2 Le forme semplificate e gli equipollenti
16.3 Le notificazioni all’imputato. Il modello tipico
16.4 Le notificazioni successive alla prima
16.5 Le notificazioni all’imputato irreperibile, latitante o evaso
16.6 La documentazione e le nullità
- La disciplina dei termini
17.1 La restituzione nel termine
- Le invalidità. Inammissibilità, inesistenza e abnormità
18.1 La disciplina delle nullità
18.2 L’inutilizzabilità
- Verso la digitalizzazione del processo penale. Le innovazioni introdotte dalla riforma Cartabia
CAPITOLO 3
Le prove
- Considerazioni generali
- L’oggetto della prova
- La prova diretta e la prova indiziaria
- Il diritto alla prova. I criteri che presiedono all’ammissione della prova nel processo penale
- La tipicità dei mezzi di prova e le prove atipiche
- Il principio del contraddittorio nella formazione della prova
- L’onere della prova e la presunzione di innocenza
- L’ambito di applicabilità della normativa dettata in tema di prove
- La testimonianza
9.1 L’incompatibilità a testimoniare
9.2 L’oggetto, i limiti e le modalità di assunzione
9.3 Gli obblighi del testimone
9.3.1 L’obbligo di deporre e la facoltà di non rispondere
9.3.1.1 Il privilegio contro l’autoincriminazione
9.3.1.2 Il testimone prossimo congiunto dell’imputato
9.3.1.3 Il segreto professionale
9.3.2 L’obbligo del segreto
9.3.2.1 Il segreto d’ufficio
9.3.2.2 Il segreto di Stato
9.3.2.3 Il segreto sui nomi degli informatori della polizia giudiziaria e dei servizi di sicurezza
- La testimonianza indiretta
- L’esame delle parti private
11.1 L’esame dell’imputato
11.2 L’esame di persona imputata in un procedimento connesso
11.3 L’esame delle altre parti private
- La testimonianza assistita
12.1 Il testimone assistito con procedimento pendente
12.2 Il testimone assistito “giudicato”
12.3 La necessità dei riscontri per le dichiarazioni rese dal testimone assistito e dalla persona imputata di un reato connesso o collegato. La chiamata in correità
- Il confronto
- La ricognizione
- L’esperimento giudiziale
- La perizia
16.1 Il consulente tecnico di parte
- I documenti
17.1 L’acquisizione di atti di altri procedimenti
17.1.1 Acquisizione di verbali di prove
17.1.2 Acquisizione di sentenze
- I mezzi di prova ed i mezzi di ricerca della prova
- Le ispezioni
- Le perquisizioni
- Il sequestro probatorio
- Le intercettazioni di conversazioni e comunicazioni
22.1 Le videoriprese
22.2 I tabulati telefonici
CAPITOLO 4
Le indagini preliminari
- Gli aspetti generali e le finalità delle indagini preliminari
1.1 La direzione delle indagini preliminari: il pubblico ministero
1.2 Il giudice per le indagini preliminari
1.3 L’obbligo del segreto ed il divieto di pubblicazione degli atti
- La notizia di reato
2.1 La denuncia
2.2 Il referto
2.3 Il registro delle notizie di reato
2.3.1 L’ordine di iscrizione
2.3.2 La retrodatazione dell’iscrizione
- Le condizioni di procedibilità
3.1 La querela
3.2 L’istanza e la richiesta
3.3 L’autorizzazione a procedere
3.4 L’improcedibilità dell’azione penale per superamento dei termini di durata dei giudizi di impugnazione: cenni e rinvio.
- L’attività ad iniziativa della polizia giudiziaria
4.1 L’obbligo di informare il pubblico ministero
4.2 L’assicurazione delle fonti di prova
4.3 L’identificazione dell’indagato e delle altre persone
4.4 Le sommarie informazioni dall’indagato
4.5 Le altre sommarie informazioni
4.6 Le perquisizioni su iniziativa della polizia giudiziaria
4.7 L’acquisizione di plichi o di corrispondenza
4.8 I rilievi e gli accertamenti urgenti. Il sequestro probatorio
- L’attività del pubblico ministero
5.1 Il consulente tecnico del pubblico ministero e l’accertamento tecnico non ripetibile
5.2 L’individuazione di persone e di cose
5.3 L’assunzione di informazioni
5.4 L’interrogatorio di persona imputata in un procedimento connesso
5.5 Il compimento di atti garantiti e la partecipazione del difensore
5.6 L’informazione di garanzia e sul diritto di difesa
5.7 Gli atti compiuti personalmente o su delega
5.8 Le indagini collegate ed i rapporti tra i diversi uffici del pubblico ministero
5.9 L’attività di coordinamento del procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo
5.10 L’avocazione delle indagini
5.11 La documentazione degli atti di indagine
5.12 L’invito a presentarsi e l’interrogatorio dell’indagato
- I provvedimenti precautelari. Considerazioni introduttive
6.1 L’arresto in flagranza
6.2 Il fermo
6.3 L’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare
6.4 La convalida delle misure precautelari
- Le investigazioni difensive. Aspetti generali
7.1 La raccolta di informazioni. Disciplina generale
7.2 Il colloquio non documentato, la ricezione di dichiarazioni e l’assunzione di informazioni da parte del difensore
7.3 L’audizione della fonte che si sia avvalsa della facoltà di non rispondere
7.4 La richiesta di documentazione alla pubblica amministrazione
7.5 L’accesso ai luoghi
7.6 Gli accertamenti tecnici non ripetibili compiuti dal difensore
7.7 Il fascicolo del difensore, la presentazione della documentazione e l’utilizzabilità dibattimentale
- L’incidente probatorio
8.1 Il procedimento
8.2 Il regime di utilizzabilità delle prove assunte in incidenteprobatorio
- La chiusura delle indagini preliminari. Aspetti introduttivi
9.1 Il termine per la conclusione delle indagini preliminari nei procedimenti contro indagati noti
9.1.1 La proroga del termine per la conclusione delle indagini preliminari
9.1.2 I rimedi contro la stasi decisionale del pubblico ministero
9.2 Il termine per la conclusione delle indagini preliminari nei procedimenti contro indagati ignoti
- L’azione penale
- L’archiviazione. Considerazioni preliminari
11.1 La richiesta di archiviazione nei confronti di un indagato noto
11.2 La richiesta di archiviazione per i reati commessi da ignoti
11.3 La riapertura delle indagini
- L’avocazione delle indagini preliminari per mancato esercizio dell’azione penale
- L’avviso di conclusione delle indagini
13.1 I rimedi contro l’omessa discovery
CAPITOLO 5
Le misure cautelari
- Il provvedimento cautelare: aspetti generali, garanzie costituzionali e tipologie
- Le misure coercitive
2.1 Il divieto di espatrio
2.2 L’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria
2.3 L’allontanamento dalla casa familiare
2.4 Il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa
2.5 Il divieto e l’obbligo di dimora
2.6 Gli arresti domiciliari
2.7 La custodia cautelare in carcere e in luogo di cura
- Le misure interdittive
3.1 La sospensione dall’esercizio della responsabilità genitoriale
3.2 La sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio
3.3 Il divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione
3.4 Il divieto temporaneo di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali
- Le misure di sicurezza applicate provvisoriamente a scopi cautelari
- Le disposizioni generali sulle misure cautelari personali: la riserva di legge e di giurisdizione
5.1 Le condizioni generali di applicabilità
5.1.1 Il
fumus commissi delicti
5.1.2 La gravità del reato
5.1.3 La punibilità in concreto del reato
5.1.4 Il
periculum libertatis
5.1.4.1 Il pericolo di inquinamento delle prove
5.1.4.2 Il pericolo di fuga
5.1.4.3 Il pericolo che vengano commessi determinati reati
5.2 I criteri di scelta
5.2.1 Il criterio dell’adeguatezza
5.2.2 Il criterio della proporzionalità
5.2.3 Il criterio della gradualità
- L’applicazione delle misure cautelari personali: la richiesta del pubblico ministero e l’ordinanza del giudice
6.1 L’esecuzione del provvedimento cautelare
6.2 L’avviso di deposito e l’interrogatorio di garanzia
- Le vicende modificative delle misure cautelari personali
7.1 La sostituzione in melius
7.2 La sostituzione in peius
7.3 La procedura di sostituzione
- Le vicende estintive delle misure cautelari personali
8.1 L’estinzione delle misure cautelari personali per scadenza dei termini di durata massima
8.1.1 I termini intermedi o di fase
8.1.2 I termini complessivi
8.1.3 I termini finali
8.1.4 Il termine sussidiario
8.1.5 I termini per le misure non custodiali
8.2 I provvedimenti conseguenti all’estinzione delle misure cautelari personali per decorrenza dei termini
8.3 La decorrenza e il computo dei termini delle misure cautelari personali: il problema delle contestazioni a catena
- I mezzi di impugnazione delle misure cautelari personali: premessa
9.1 Il riesame
9.2 L’appello
9.3 Il ricorso per cassazione
9.4 Il giudicato cautelare
- La riparazione per l’ingiusta detenzione
- Le misure cautelari reali: premesse
11.1 Il sequestro conservativo
11.2 Il sequestro preventivo
11.3 I mezzi di impugnazione
11.3.1 Il riesame
11.3.2 L’appello
11.3.3 Il ricorso per cassazione
CAPITOLO 6
L’udienza preliminare
- Le funzioni dell’udienza preliminare
- La richiesta di rinvio a giudizio
- La fissazione dell’udienza preliminare
- La rinuncia dell’imputato all’udienza preliminare
- Lo svolgimento dell’udienza preliminare
5.1 La verifica della regolare costituzione delle parti
5.2 La sentenza di non doversi procedere per mancata conoscenza della pendenza del processo da parte dell’imputato
5.3 La discussione Pag. 315
5.4 L’integrazione investigativa e l’integrazione probatoria del giudice
5.5 La modifica dell’imputazione
- La conclusione dell’udienza preliminare
6.1 Il decreto che dispone il giudizio
6.1.1 L’attività integrativa di indagine
6.1.2 La formazione dei fascicoli
6.2 La sentenza di non luogo a procedere
6.2.1 L’impugnazione della sentenza di non luogo a procedere
6.2.2 La revoca della sentenza di non luogo a procedere
CAPITOLO 7
Il giudizio dibattimentale
- Il giudizio dibattimentale: aspetti generali
1.1 La concentrazione del dibattimento: lo scarto fra l’ideale ed il reale
- La disciplina dell’udienza
2.1 La pubblicità dell’udienza
2.2 La verbalizzazione dell’udienza
- Gli atti preliminari al dibattimento
3.1 La presentazione delle liste testimoniali
3.1.1 Il diritto alla controprova
3.1.2 Il diritto alla prova ex adverso
3.2 L’assunzione delle prove non rinviabili
3.3 Le indagini integrative
3.4 La costituzione delle parti
3.4.1 L’imputato
3.4.2 Il difensore
3.4.3 La parte civile
3.5 Le questioni preliminari
3.6 Il proscioglimento predibattimentale
- L’istruzione dibattimentale
4.1 L’apertura del dibattimento e le richieste di prova
4.2 Il principio dispositivo della prova
4.2.1 L’acquisizione concordata
4.2.2 L’ammissione tardiva
4.2.3 L’ordinanza ammissiva delle prove
4.2.4 La rinuncia alla prova
4.3 Le nuove contestazioni
4.3.1 Il fatto diverso
4.3.2 Il fatto nuovo
4.3.3 La contestazione suppletiva
4.3.4 La correlazione fra accusa e sentenza
4.4 L’assunzione delle prove. L’esame incrociato
4.4.1 L’esame di testimoni, periti e consulenti tecnici
4.4.1.1 La consultazione dei documenti redatti dal dichiarante
4.4.1.2 Il deposito preventivo degli elaborati tecnici
4.4.2 L’esame delle parti private
4.4.3 Le contestazioni
4.4.3.1 La provata condotta illecita
4.4.4 La verbalizzazione dell’esame
4.5 La disciplina delle letture
4.5.1 La lettura degli atti contenuti nel fascicolo per il dibattimento
4.5.2 La lettura dei verbali delle prove assunte in diverso procedimento
4.5.3 Le letture derivanti da irripetibilità
4.5.4 La lettura delle dichiarazioni rese dall’imputato
4.6 L’assunzione officiosa dei nuovi mezzi di prova
4.7 La discussione finale
- Gli atti successivi al dibattimento
5.1 Il processo formativo della decisione
5.1.1 Il segreto della camera di consiglio
5.2 La sentenza
5.2.1 Requisiti della sentenza
5.2.2 La motivazione
5.2.3 Sentenze di non doversi procedere
5.2.4 Sentenze di assoluzione
5.2.5 Sentenze di condanna
5.2.5.1 La condanna a pena sostitutiva.
5.2.6 Le decisioni sull’azione civile
5.2.7 Le decisioni sulla querela
5.2.8 Le decisioni sulle spese processuali
5.3 Il deposito in cancelleria
5.4 La disciplina degli avvisi
CAPITOLO 8
I procedimenti speciali
- I procedimenti speciali
1.1 Nozione di “specialità” e classificazione dei riti
- Il giudizio abbreviato
2.1 Introduzione
2.2 La richiesta di accesso al rito: modalità e termini
2.2.1 La richiesta non condizionata
2.2.2 La richiesta condizionata
2.2.2.1 La sindacabilità del rigetto della richiesta condizionata
2.2.3 Gli effetti sananti e preclusivi della richiesta
2.3 Lo svolgimento del giudizio
2.3.1 Le nuove contestazioni
2.3.2 La parte civile e il responsabile civile
2.3.3 La sentenza
2.4 I mezzi di impugnazione
2.5 Il giudizio abbreviato per i delitti puniti con l’ergastolo
- L’applicazione della pena su richiesta delle parti (c.d. patteggiamento)
3.1 Introduzione
3.1.1 Il patteggiamento “tradizionale”
3.1.2 Il patteggiamento “allargato”
3.2 La disciplina comune
3.2.1 La forma dell’accordo
3.2.2 I termini della richiesta
3.2.3 Formazione dell’accordo e introduzione del rito
3.2.4 La rinnovazione della richiesta: il diritto di difendersi “negoziando”
3.3 Il controllo del giudice: la sentenza di patteggiamento
3.4 I mezzi di impugnazione
3.5 La parte civile
- Il giudizio direttissimo
4.1 Introduzione
4.2 Il giudizio direttissimo nelle quarantotto ore dall’arresto
4.3 Il giudizio direttissimo nei trenta giorni dalla convalida dell’arresto
4.4 Il giudizio direttissimo a seguito di confessione
4.5 Lo svolgimento del giudizio
4.6 I giudizi direttissimi atipici
- Il giudizio immediato
5.1 Introduzione
5.2 Il giudizio immediato “ordinario”
5.3 Il giudizio immediato “custodiale”
5.4 Il procedimento
5.5 I riti premiali
5.6 Il giudizio immediato a seguito di opposizione al decreto penale di condanna
- Il procedimento per decreto
6.1 Introduzione
6.2 Il procedimento
6.3 Il contenuto del decreto penale di condanna
6.4 La notificazione del decreto penale di condanna
6.5 La natura e gli effetti del decreto penale di condanna
6.6 L’opposizione al decreto penale di condanna
6.7 Il giudizio conseguente all’opposizione
- La sospensione del procedimento con messa alla prova
7.1 Introduzione
7.2 L’accesso al rito nelle indagini preliminari
7.3 L’accesso al rito nel processo
7.4 L’impugnazione dell’ordinanza
7.5 La revoca dell’ordinanza
7.6 Gli esiti della prova
- L’oblazione
CAPITOLO 9
Il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica
- Considerazioni preliminari
- Il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica con udienza preliminare
- Il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica con citazione diretta a giudizio
3.1 Il decreto di citazione diretta a giudizio
3.2 La formazione del fascicolo per il dibattimento
3.3 L’udienza di comparizione predibattimentale a seguito di citazione diretta
3.4 L’impugnazione e la revoca della sentenza di non luogo a procedere
3.5 Gli atti preliminari al dibattimento
3.6 L’udienza dibattimentale
- I procedimenti speciali
CAPITOLO 10
Le impugnazioni
- I principi generali in materia di impugnazioni penali
1.1 Il principio di tassatività
1.2 L’effetto sospensivo
1.3 L’effetto estensivo
1.4 L’effetto devolutivo
- I titolari del diritto di impugnazione
2.1 L’impugnazione del pubblico ministero
2.2 L’impugnazione dell’imputato e del suo difensore
2.3 L’impugnazione del responsabile civile e della persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria
2.4 L’impugnazione della parte civile e del querelante
- L’interesse ad impugnare
- La forma e la presentazione dell’impugnazione
- I termini per impugnare e i motivi nuovi
- Il giudice competente
- La rinuncia all’impugnazione
- L’inammissibilità dell’impugnazione
- La condanna alle spese nei giudizi di impugnazione
- Improcedibilità per superamento dei termini di durata massima del giudizio di impugnazione
10.1 Il concorso tra causa di improcedibilità ai sensi dell’art. 344bis c.p.p. e causa di proscioglimento
10.2 L’improcedibilità nei giudizi di rinvio
10.3 Le proroghe al termine di durata dei giudizi di impugnazione
10.4 La sospensione dei termini di durata dei giudizi di impugnazione
10.5 Il regime transitorio di applicabilità dell’art. 344bis c.p.p.
- L’appello: considerazioni introduttive. Il diritto al doppio grado di giurisdizione
11.1 Appellabilità oggettiva e appellabilità soggettiva
11.1.1 L’appello contro le sentenze di condanna
11.1.2 L’appello contro le sentenze di proscioglimento
11.1.3 L’appello contro le sentenze emesse all’esito del giudizioabbreviato e l’appellabilità delle sentenze di non luogo a procedere
11.1.4 L’appello contro le sentenze di proscioglimento emesse all’esito del giudizio innanzi al giudice di pace
11.1.5 L’appello del responsabile civile e della persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria
11.1.6 L’appello della parte civile
11.1.7 L’appello principale e l’appello incidentale
11.1.8 Il meccanismo della conversione del ricorso in appello
11.1.9 La cognizione del giudice di appello:
tantum devolutum quantum appellatum e divieto di
reformatio in peius
11.2 Il procedimento d’appello
11.2.1 Atti preliminari e dibattimento
11.2.2 Il giudizio
11.2.3 Il concordato anche con rinuncia dei motivi di appello
11.2.4 La rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale
11.2.5 La decisione sull’esecuzione delle condanne civili
11.3 Questioni di nullità
11.4 Le sentenze conclusive del giudizio d’appello
- Le funzioni della Corte di Cassazione
12.1 Le decisioni impugnabili
12.2 La legittimazione soggettiva
12.3 I motivi di ricorso
12.4 Le condizioni di inammissibilità speciali. L’inammissibilità dell’impugnazione e l’obbligo di declaratoria di cause di non punibilità
12.5 La forma e le modalità del ricorso
12.6 Gli atti preliminari
12.7 Il procedimento
12.8 La sospensione dell’esecuzione civile
12.9 Il dibattimento
12.10 La deliberazione delle sentenze
12.10.1 Le pronunce di inammissibilità e di rigetto del ricorso
12.10.2 La rettificazioni degli errori non determinanti annullamento
12.10.3 Le decisioni nel merito
12.10.4 L’annullamento senza rinvio
12.10.5 L’annullamento della sentenza ai soli effetti civili
12.10.6 L’annullamento con rinvio
12.10.7 Il giudizio di rinvio
12.10.8 L’annullamento parziale
- Le questioni cautelari ed il giudizio di cassazione
- Il rinvio pregiudiziale per la decisione sulla competenza per territorio
- Il ricorso straordinario per errore materiale o di fatto
- I rimedi per l’esecuzione delle decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo
- La rescissione del giudicato
- Il giudizio di revisione
18.1 Le decisioni soggette a revisione
18.2 I casi di revisione
18.2.1 Il conflitto teorico di giudicati
18.2.2 La pronuncia su questioni pregiudiziali civili o amministrative revocate
18.2.3 Le nuove prove
18.2.4 La condanna pronunciata in conseguenza di falsità in atti o in giudizio o per altro fatto previsto come reato
18.2.5 Revisione in caso di sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo
18.3 I soggetti legittimati e la forma del ricorso
18.4 Il procedimento di revisione
18.4.1 Il vaglio di ammissibilità
18.4.2 La sospensione dell’esecuzione
18.4.3 Il giudizio di merito
18.4.4 La decisione e l’impugnazione
- La riparazione dell’errore giudiziario
CAPITOLO 11
Il giudicato e l’esecuzione penale
- Irrevocabilità, giudicato, esecutività
- Il divieto di un secondo giudizio
- L’efficacia del giudicato in sede extrapenale
- La giurisdizione esecutiva e la giurisdizione di sorveglianza
- I soggetti e l’oggetto della giurisdizione esecutiva
- I soggetti e l’oggetto della giurisdizione di sorveglianza
- Il procedimento di esecuzione ed il procedimento di sorveglianza
- L’esecuzione delle pene detentive
8.1 Il presofferto
8.2 L’esecuzione di pene concorrenti
8.3 L’esecuzione delle pene detentive brevi
- L’esecuzione delle pene pecuniarie
- L’esecuzione delle misure di sicurezza
- L’esecuzione delle pene sostitutive, delle pene accessorie e delle altre sanzioni pecuniarie
- L’esecuzione nel procedimento davanti al giudice di pace
- Le alternative alla detenzione (cenni)
- Casellario giudiziale (cenni)
- Spese di giustizia (cenni)
CAPITOLO 12
I rapporti giurisdizionali con le autorità straniere
- Le fonti normative: prevalenza della normativa sovranazionale e sussidiarietà della disciplina codicistica
- L’estradizione in generale: vincoli e tipologie
- Le rogatorie internazionali
3.1 La partecipazione “a distanza” al processo
- Il riconoscimento delle sentenze penali straniere in Italia
4.1 L’esecuzione all’estero di sentenze penali italiane
4.2 Il reciproco riconoscimento delle sentenze penali ai fini della loro esecuzione nell’ambito dell’Unione europea
4.3 Il mutuo riconoscimento dei provvedimenti nazionali di congelamento e confisca nell’ambito dell’Unione europea
4.4 Il
ne bis in idem internazionale
- Gli strumenti di cooperazione giudiziaria nell’ambito dell’Unione europea
- Il mandato di arresto europeo
- L’ordine europeo di indagine
- L’ordine di protezione europeo
CAPITOLO 13
Il procedimento davanti al giudice di pace
- I principi generali del giudizio
1.1 I rapporti con l’impianto codicistico
- La giurisdizione e la competenza
2.1 I reati attribuiti alla cognizione del giudice di pace
- I soggetti del procedimento davanti al giudice di pace
3.1 Il giudice
3.2 Il pubblico ministero
3.3 La polizia giudiziaria
3.4 La persona offesa dal reato
3.5 L’indagato e imputato
3.6 Il difensore
- La fase delle indagini preliminari. Cenni sull’autorizzazione del pubblico ministero al compimento di specifici atti
4.1 La relazione della polizia giudiziaria
4.2 L’acquisizione della notitia criminis
4.3 Le parentesi giurisdizionali nella fase d’indagine
4.4 L’archiviazione
4.5 Le modalità di citazione a giudizio
4.5.1 La citazione del pubblico ministero
4.5.2 Il ricorso immediato della persona offesa
4.5.3 La citazione in casi particolari
- La fase del giudizio
5.1 L’udienza di comparizione delle parti
5.2 Il potere-dovere di conciliazione
5.3 Il dibattimento
5.4 La definizione del procedimento
5.4.1 L’improcedibilità per particolare tenuità del fatto
5.4.2 L’estinzione del reato per condotte riparatorie
5.5 L’apparato sanzionatorio
- La fase delle impugnazioni
- La fase dell’esecuzione (rinvio)
CAPITOLO 14
Il processo penale minorile
- La finalizzazione del rito minorile
1.1 La necessaria comprensione della vicenda processuale
1.2 Gli accertamenti sulla personalità del minore
1.3 L’accompagnamento coattivo
1.4 L’esame del minore
1.5 La pubblicità dell’udienza
- I soggetti: gli organi giudiziari minorili
2.1 La difesa tecnica e l’assistenza del minore
- La restrizione della libertà personale
3.1 Arresto e fermo
- L’udienza preliminare
4.1 Il rimedio dell’opposizione: l’intervento della Consulta con la sent. 77/1993
4.2 L’introduzione del consenso preventivo
- La definizione anticipata del processo: epiloghi tipici del rito minorile
5.1 La sentenza di non luogo a procedere per irrilevanza del fatto
5.2 Il perdono giudiziale
5.3 Sospensione del processo e messa alla prova
5.4 Pene sostitutive
5.5 Sospensione condizionale della pena
- I riti speciali
- Il dibattimento
- Le impugnazioni
8.1 Opposizione avverso le sentenze pronunciate nell’udienza preliminare
CAPITOLO 15
La responsabilità degli enti collettivi derivante da reato
- I principi generali
- La fase delle indagini preliminari
- I riti alternativi al dibattimento e la fase del giudizio
4. Le impugnazioni e la fase dell’esecuzione