L’individuo umano non è «qualcosa», ma «qualcuno», ricorda R. Spaemann. Adattata al ragionamento penalistico, la formula si riscrive: l’individuo umano non è oggetto, ma soggetto del diritto penale. I principi costituzionali, conformi allo spirito europeo ed internazionale, pongono del resto al centro del sistema dei valori proprio la persona e la sua libertà di autodeterminazione in relazione alla gestione dei propri beni e dei propri diritti individuali. Si riattualizza così l’interrogativo sul fattore “consenso dell’avente diritto” in un contesto giuridico moderno, globale, “umano”, ove la crescente sensibilità per le vicende di suicidio assistito sagoma percorsi giuridici lontani dalla dicotomia del dibattito sulla disponibilità/indisponibilità del bene-vita. È allora tempo di voltare pagina, e di introdurre un nuovo approccio interrogandosi sul ruolo delle decisioni della vittima nella costruzione del reato, sul “consenso dell’avente diritto” come paradigma del diritto penale dei diritti umani.
Sold out
Il Diritto Penale della Vittima del Reato
26,00 €
Esaurito
Dimensioni | 16 × 24 cm |
---|---|
Anno di Edizione |
2017 |
Autore | |
Codice ISBN |
9788858207130 |
Formato |
16 x 24 cm |
Pagine |
268 |
Dimensioni | 16 × 24 cm |
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Anno di Edizione |
2017 |
Autore | |
Codice ISBN |
9788858207130 |
Formato |
16 x 24 cm |
Pagine |
268 |