Il diritto parlato è diverso dal diritto scritto.
Quando in quindici minuti devi domare un argomento che impegna duecento pagine di manuale e un centinaio di anni di tormenti interpretativi, sei costretto, giocoforza, a mettere da un canto gli orpelli ed a centrare il cuore dei problemi. La tendenza naturale dell’animo dell’ascoltatore a distrarsi rincorrendo ben più seducenti pensieri, rende poi necessaria una tecnica espositiva meno paludata e più leggera, quasi ammiccante: una bella battuta vale infinitamente più di mille concettuose teorie.
Ecco, questo piccolo volumetto vuole offrire un modo diverso per parlare, in libertà e con allegria, di quell’affascinante branca dell’ordinamento che è il diritto amministrativo.