Il Codice civile è annotato con le sole massime della giurisprudenza di legittimità e offre la soluzione ai più recenti contrasti, indicando sempre l’orientamento difforme o parzialmente difforme, mentre le questioni di assoluta attualità sono precedute da una o più massime di carattere generale che descrivono l’istituto.
È aggiornato alla riforma Cartabia del processo civile e al D.M. Giustizia 7 agosto 2023, n. 110, relativo ai criteri di redazione degli atti processuali.
Il Codice civile, così concepito, rappresenta un indispensabile strumento per la nuova prova scritta dell’esame di abilitazione forense, nonché per la prima fase della successiva prova orale consistente nella discussione di una questione pratico-applicativa, alla luce del D.M. Giustizia 2 agosto 2023. A tal fine contiene una sapiente selezione delle tematiche che maggiormente possono costituire oggetto di traccia o del caso da risolvere, a cominciare da quelle che hanno imposto l’intervento della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, opportunamente evidenziate. Questa impostazione rende il codice necessario non solo per l’esame di avvocato, ma anche per gli operatori del settore: avvocati e magistrati.
Una particolare cura, inoltre, è stata osservata nella redazione del dettagliato indice analitico che consente una rapida individuazione delle questioni.
Grazie all’aggiornamento online, poi, sarà possibile consultare tutte le norme e le principali decisioni che dovessero sopravvenire fino a giugno 2024.
Valerio de Gioia
Magistrato, già componente della Commissione Esame Avvocato e Formatore decentrato per la Scuola Superiore della Magistratura.