La giustizia riparativa rappresenta una delle più interessanti novità introdotte negli ultimi anni nel settore del diritto penale italiano. Le recenti riforme hanno già alimentato una vasta letteratura, che ha posto in luce taluni vizi e virtù del modello e delle scelte operate dal legislatore. La monografia, dunque, intende affrontare il novum normativo in una diversa prospettiva, ovverosia sviluppando un’ampia analisi del criminal law system statunitense, prendendo le mosse dalle teorie generali della pena elaborate negli U.S.A. e dagli sviluppi storici dello ius criminale americano fino a giungere ad una esaustiva disamina della restorative justice. Si porrà in risalto, allora, come siffatto modello, nonostante una sperimentazione assai più consolidata rispetto a quella italiana, non sia ancora riuscito a cambiare il volto del diritto penale d’oltreoceano, connotato dalla overcriminalization e dalla mass incarceration. Sicché, sulla base di tali elementi, nonché di un esame critico della struttura della giustizia riparativa “Italian style”, si svilupperanno alcune proposte di riforma. Infine, analizzate alcune affinità tra l’ordinamento nostrano e quelli statunitensi circa l’approccio alla violenza di genere e, in particolare, a quella di natura sessuale, si illustreranno le prospettive dell’utilizzo della restorative justice/giustizia riparativa in questo delicato e “divisivo” ambito.
Andrea De Lia
È docente di Diritto penale presso l’Università degli Studi di Padova. Ha insegnato Diritto e Procedura penale in diversi Atenei italiani. È abilitato alle funzioni di professore associato. Autore di circa novanta pubblicazioni, tra cui si segnalano le monografie: Il rapporto di tensione tra intervento penale e medicina (2020), Dieci nodi gordiani di diritto penale dell’economia (in coautore con Adelmo Manna, 2021), Le “frodi” nelle pubbliche sovvenzioni (2024).